Il Paese.ch berichtet über die Aufführung von Giacomo Puccinis Chrysanthemen und Felix Mendelssohns Oktett in Es-Dur am 25. März 2018.
Il concerto del 25 marzo, ore 10.30, di Musica nel Mendrisiotto, tenuto per ragioni logistiche nell’Oratorio Santa Maria, a una breve distanza dalla sede abituale (molto chiare le indicazioni sul percorso da seguire per arrivarvi: complimenti agli organizzatori) è stato dedicato alla gioventù sotto due aspetti: un programma comprendente composizioni giovanili dei rispettivi autori ed esecuzioni affidate a musicisti a loro volta giovani o giovanissimi.
Il Paese.ch, 22.4.2018
Il primo numero, “Crisantemi”, elegia per quartetto d’archi di Giacomo Puccini, scritto nel 1890 per la morte di Amedeo di Savoia, si basa su due temi dei quali il compositore si sarebbe servito per l’ultimo atto di “Manon Lescaut”.
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Torno al concerto del 25 marzo a Mendrisio per dire che i giovani interpreti hanno dato una lettura di “Crisantemi” non solo volonterosa e corretta, ma pregevole pure nell’espressione della sottile e pungente tristezza che pervade il pezzo.
Anche il secondo numero della mattinata – l’ottetto per archi in mi bemolle maggiore op. 20 di Mendelssohn – si presta a qualche pensiero speciale. La vita di Mendelssohn fu breve, solo trentotto anni, e così pure quella di parecchi altri compositori della sua epoca. Ma quelle personalità straordinarie si distinsero per la precocità e cominciarono, già molto prima dei vent’anni, a scrivere partiture considerevoli o addirittura dei capolavori, per cui, a conti fatti, la migliore fase produttiva della loro esistenza non risultò molto inferiore alla norma. L’ottetto ascoltato a Mendrisio fu composto a quindici anni. Nessuno penserebbe che una forza creatrice così intensa potesse appartenere a un adolescente. La bellezza del tema proteso verso l’alto con cui la composizione inizia, la varietà di effetti ottenuta, nell’”andante”, con una cellula di sole sei note o l’inesauribile vivacità del “presto” finale, ridondante di slancio giovanile e gioia di vivere, sono alcuni tratti che rendono attraente il lavoro.
Ancora una volta siano lodati l’impegno e la bravura degli esecutori. Sono stati Veronika Miecznikowski, Jing Zhi Zhang, Jone Sabina Dina Diamantini, Maura Rickenbach, Zeno Fusetti, Teira Yamashita, Giulia Wechsler e Alessandra Doninelli. Esprimo loro l’augurio di una bella carriera, quale le loro prestazioni attuali sembrano promettere. Brava anche l’Associazione musica nel Mendrisiotto per aver incluso nella stagione una manifestazione di fresco entusiasmo giovanile.